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Su La Repubblica, Barbara Spinelli ha scritto un lungo editoriale, intitolato “Il Mostro di Al Qaeda”: è un lungo e non troppo chiaro articolo su Al Qaeda, su la morte del sovrano del terrore, con valutazioni un po’ solite.
L’osservazione più interessante però sta nella morte politica di Osama Bin Laden, che sarebbe morto già per le masse arabe ed islamiche, grazie alle rivolte del Nord Africa e del Medio Oriente.
Osama non ha capito e non ha foraggiato il movimento?
Questo è tutto da capire, comunque una parte degli islamici vedevano in lui un eroe ed oggi un martire.
Osama è stato superato dagli avvenimenti?
No, il terrorismo non è morto, non ha bisogno di grandi masse esultanti per vivere e prosperare: bastano piccoli gruppi di fanatici, qualche scuola coranica finanziata da qualcuno che vuole lo scontro di civiltà.
Le masse islamiche hanno subito moltissimo da e per colpa di Al Qaeda: il terrorismo islamico è il loro peggior nemico, ma continuerà a punzecchiare il mondo per colpa di interessi economici nascosti.
Tutte questo nel pezzo su La Repubblica non c’è: forse lo sviluppo di questi argomenti non rientravano nella linea editoriale del giornale.
