17 mag 2011

Ultimissime - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.