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Osama Bin Laden si vedeva i film porno?
La notizia, se è vera e non una forma di guerra psicologica statunitense, lascia perplessi e potrebbe far capire cosa sia il terrorismo islamico.
La pornografia, da maniaci incalliti per fare un esempio, è severamente proibita dall'Islam, specialmente nella versione dell'Islam integrale e puro dei fondamentalisti.
Bin Laden quindi aveva una doppia vita: da una parte faceva la guerra all'Occidente, uccidendo donne e bambini, contro i principi islamici, dall'altro faceva lo sporcaccione, con una sua doppia esistenza.
Quindi era un ipocrita e quindi un cattivo islamico, anzi il peggior tipo, il falso fedele all'islam.
Perché mandava dei “poveri idioti” a morire per la Jahad?
Perché per lui i martiri, sempre secondo questo ragionamento, erano solo dei poveri illusi, visto che tradiva l'islam con usi e con vizi occidentali.
E' semplice: Osama Bin Laden era solo un mercenario del terrore, uno che per soldi si era messo a capo di questa organizzazione, Al Qaeda, se la notizia è vera.
Pur non credendo in Maometto era a servizio di qualcuno?
Per chi lavorava?
Ora la questione del materiale pornografico nel suo covo non può essere archiviata: serve chiarezza, perché a quel punto il fanatico islamico era solo uno che faceva il doppio gioco a servizio di qualcuno.
Di chi?
Non basta indicare i servizi segreti pachistani deviati, o qualche emiro degenerato e sempre pronto, per tenere alto il prezzo del petrolio, a finanziare il terrorismo, in mondo da avere tanti soldi per le sue orge, con sesso e droga, come rivelò Wikileaks tempo fa.
Qualcuno in Occidente si è inventato una guerra sporca per affari sporchi?
Costui o costoro hanno dato il loro contributo a questa assurda e Medioevale visione della religione per trafficare meglio?