5 lug 2011

crimine e violenza, scontri e prepotenze




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In certi casi è giusto parlare di provocatori a pagamento che imbrogliano gli ingenui, specialmente se giovani: ci sono sempre stati, ma oggi pare che sia diventata una professione, forse anche ben retribuita, quella del provocatore di professione.
Non c'è ulteriore spiegazione, perché non si capirebbe come costoro, i violenti, potrebbero campare, sostenere decine di cause penali, restare sempre liberi o quasi, non dover mettersi sul mercato del lavoro, perché nessuno li assumerebbe, né gli darebbe un incarico, con i precedenti che hanno.
Potrebbero essere tutti degli ereditieri annoiati e dementi, figli degeneri di qualche milionario, ma, escludendo qualche rarissimo caso, sono tutte persone figli di impiegati, di operai e niente più.
Perché le forze dell'ordine e la magistratura non debella tali associazioni sovversive?
Le leggi ci sono, ma non vengono applicate perché.....
Le scuse sono tante, ma certamente sono espresse da personaggi che sono ottimi “arrampicatori a mani nude delle vetrate perfettamente lisce”: non si sa e non si capisce, tranne del fatto che i violenti servono al potere e sicuramente, volenti o nolenti, servono il potere.