Melania
Rea e Sarah Scazzi hanno i loro colpevoli, o quasi, diciamo i loro
indiziati, mentre per Yara Gambirasio non c’è ancora nulla di nuovo: abbiamo solo il
Dna dell’assassino, ma non l’assassino.
Le
prove nell’era dei reperti scientifici stanno portando a risultati
favolosi, ma ora la situazione è poco chiara, almeno sui mass-media.
I
giornalisti sono dei cacciatori di prove e per questo motivo
proseguono a farsi sentire con tesi misteriose.
Per
Yara si indaga in Puglia?
Il
Dna avrebbe già dato il suo esito, ma il dubbio persiste.
Perché
non si riesce a capire chi fu, tra tabulati telefonici, filmati delle
video camere, le testimonianze e le tracce, le impronte?
