Giorgio
Gaber aveva scritto e cantato una canzona, basandosi su ciò che è
di sinistra e ciò che è di destra: elencò oggetti e abiti, cibi,
come il minestrone, rigorosamente di sinistra e la minestrina senza
dubbio di destra.
L’ironia
del cantautore parve eretica per il mondo della politica nazionale,
con le sue fedi assolutiste.
Cosa
significa oggi essere di destra e di sinistra?
Un
tempo c’era un partito che si definiva quello dei lavoratori, il
Partito Comunista Italiano, con i Socialisti, pure loro verso i
lavoratori, contro i conservatori, ma non troppo della Democrazia
Cristiana e i nostalgici del Movimento Sociale Italiano.
Questa
suddivisione farà sorridere gli storici, ma all’epoca, sino alla
fine degli anni Settanta, non c’era italiano, che votasse per il
Pci, che non fosse certo di votare contro lo sfruttamento, che
votasse per la DC, che non fosse sicuro di votare per la democrazia e
la fede cristiana.
Oggi
invece quando si vota per il Partito Democratico si vota per …..
(sinceramente non lo so proprio): contro Berlusconi, o per Berlusconi
se si preferisce il PDL è sicuro, ma per il resto è tutto da
capire.
