Gli
hacker arrestati sono la punta del malcontento giovanile, giusto o
sbagliato che sia, che sbuca nella rete: i ragazzi vogliono ciò che
hanno sperato di avere, che hanno visto, sentito, annusato, ma poi
non hanno avuto.
Molti
di loro sono confusi e oscillano dall’estrema destra a una nebulosa
vagamente di sinistra, tra anarchici e anarchismo, movimenti
differenti.
La
voglia di avere il proprio spazio nel mondo è tradito da una
situazione nefasta di crisi economica, di perdita di diritti
economici e sociali: questa generazione non conosce la lotta, anche
perché chi lottò fu umiliato emarginato alla fine degli anni
Settanta, da allora tutti hanno abbassato la testa, a servizio della
classe politica ed economica dominante, dei sindacati e dei
padronati.
