27 lug 2011

Il Pd è aggredito per i casi di Tedesco e Penati?


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Bersani è furioso: minaccia querele con risarcimenti di danni morali a destra e a manca eppure loro e i loro affiliati di insulti ne hanno lanciati a tonnellate contro tutto, contro tutti.
E’ questa la nuova strategia della casta per difendere i propri privilegi?
E’ da chiedersi però con quali soldi pagheranno gli avvocati.
Useranno i denari dei tesserati, quelli accumulati con le feste dell’Unità, oppure con dei rimborsi per le campagne elettorali?
L’importante che non utilizzino i denari delle tangenti, visto che di questo sono accusati: di aver preso del denaro per autofinanziarsi.
Ora la fonte dell’accusa contro di loro è quella della magistratura, diciamo di qualche gola profonda: Penati si è dimesso e Tedesco non ancora, ma è certamente un brutto inizio quello delle minacce per salvarsi dalle accuse di corruzione.
Dovrebbero dimostrare che il PD non ha ricevuto denaro sporco, dalla corruzione: è il minimo che dovrebbero fare, in questo periodo in cui i cittadini soffrono le pene dell’inferno per arrivare alla fine del mese.
Altro che macchina del fango, serve chiarezza, solo chiarezza, altro che querele per tutti e a tutti, o i militanti mobilitati: quelli si mobilitano sempre, basta che qualcuno ordini e loro obbediscono.