23 lug 2011

Islamico - Il terrore di Oslo e la paura dell'Europa









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Oslo è nel terrore, la Norvegia è nel terrore, ma pochi hanno capito ciò che sta capitando: Anders Behring Breivik ha agito da solo, probabilmente.

Le idee e le ideologie di cui si è nutrito sono una macedonia di vecchie teorie degli anni Trenta, di nazismo e di razzismo vecchio stampo.
Xenofobia e paure ataviche si sono svegliate in Europa, io la chiamai l'anima nera, il cuore nero della vecchia Europa.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale l'Europa volle farla finita con i nazionalismi e i massacri, i genocidi, scordandosi però che l'altra metà dell'Europa soffriva l'oppressione comunista, che si dimostrò criminale, con le sue stragi e i suoi orrori.
Parte dell'Europa deteneva colonie e proseguì l'oppressione dei popoli colonizzati, con milioni di morti per le repressioni.
Infine la “buona” e ipocrita Europa fece le sue sporche politiche coloniali, o post coloniali, armando mercenari e colonnelli ...amici degli interessi europei.
Però la pace regnò per decenni nell'Europa occidentale, non ci furono più guerre, città devastate dalle bombe con morti e feriti, violenze ed oppressioni.
Questo fatto attirò così moltissima manodopera dal Sud del mondo verso l'Europa e si fece una falsa politica dell'integrazione, basata sempre sulle menzogne che nascondevano interessi.
I nuovi arrivati spesso erano emarginati, ghettizzati e da lì sorgevano problemi che degeneravano in contrasti, scontri culturali, incomprensioni: così una parte della popolazione europea prendeva simpatie di estrema destra e diventava xenofoba e razzista.
Da questo ecco che il mostro scacciato dalla finestra si ripresenta alla porta, ovvero il nazismo, l'odio verso lo straniero si ripropone e si nutre proprio con le menzogne ipocrite di una cultura affaristica: si nutre di contrasti e di desideri di conservare le proprie tradizioni, la propria cultura, la propria fede religiosa.
Le risposte date a tutto questo sono insufficienti, anacronistiche, ideologizzate, stereotipate: servono delle analisi e non bisogna criminalizzare tutto con ideologie ridicole, patetiche, morte.
Occorre capire non i criminali assassini, ma il mondo che sta generando odio, fastidi e soprattutto paure: solo comprendendo questo si può fare una politica intelligente, tanto per iniziare contro gli sfruttatori in cerca di manodopera a basso costo.
Invece quello che temevo, che avevo previsto anni fa, ovvero il ritorno del colore nero su tutta l'Europa, si sta avverando: questo è solo un caso isolato, quasi un incidente di percorso di questa nefasta svolta storica.
L'odio contro lo straniero sarà feroce e avrà la sua base popolare, potrebbe tornare, come un'eclissi prevedibile e spaventosa, portando morte e orrori forse peggiori di quelli che abbiamo visto nel passato.
La politica europea, dei politici europei, non si deve fermare all'esternazione: se non capiranno ciò che sta capitando saremo messi molto male tutti.
Servono scelte coraggiose per togliere l'acqua ai pesci o avremo l'alternanza del fanatismo islamico, fondamentalista e terroristico, che avrà come ...risposta il fanatismo razzista e feroce, criminale, sicuramente ben più pericoloso di qualsiasi gruppo islamista organizzato.