12 ago 2011

Cronca - Melania Rea fu uccisa sicuramente dal Marito?





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Questo dubbio è legittimo e dopo quella tonnellate di accuse che sono precipitate su di lui, Salvatore Parolisi: non rimane che attendere.
Nel frattempo si può ipotizzare uno schema difensivo.
Se non fosse stato lui ad uccidere, ma qualcun altro non rimane che osservare: Parolisi aveva delle buone motivazioni per mentire, prima fra tutte per mantenere un buon rapporto con la famiglia della moglie.
Poteva essere stato con l’amante o con una soldatessa mentre la moglie era assassinata, poteva mentire per nascondere qualche traffico che lo avrebbe messo in cattiva luce con i suoi superiori in caserma, se non peggio.
Le menzogne poteva servire benissimo a difendere il suo “buon nome” come padre e marito: tutte le informazioni contro di lui, per la sua vita personale, sarebbero servite per toglierli l’affidamento della figlia, che poteva benissimo andare, come poi facilmente andrà, ai genitori di Melania.
Tutti questi potevano essere argomenti validi per giustificare le menzogne davanti agli inquirenti, poi se lui era tranquillo, innocente, non avrebbe mai pensato che le indagini gli sarebbero cadute addosso come un macigno.
Si sa che è sciocco mentire ai giudici, specialmente se si è innocenti, ma non è detto che una menzogna sia sempre detta per nascondere un omicidio: i motivi possono essere vari e meno gravi.