La lettera scritta da uno che si proclama l'assassino era giunta al quotidiano L'Eco di Bergamo qualche giorno fa: all'inizio pareva quella di un mitomane, ma pare che ci siano alcune risposte ad alcuni quesiti degli inquirenti.
Il
presunto assassino sostiene di aver invitato Yara a salire sull'auto,
quindi lei lo conosceva e si è fidata.
Inoltre
costui ha scelto di scrivere al quotidiano locale e non alla stampa
nazionale per ….giustificarsi, quindi è uno che vive nella
bergamasca, conosce le tradizioni, i costumi e ha come riferimento
giornalistico proprio il quotidiano della provincia.
Facciamo
l'ipotesi che chi ha scritto la lettera sia l'assassino: il fatto che
è stato lui a far salire la ragazzina sulla sua auto con un semplice
invito, dandole un passaggio, mostra, dimostra che costui lei l'aveva
visto ed era stato reputato una brava persona.
Costui
potrebbe essere stato visto durante una competizione sportiva, per
esempio, come accompagnatore di qualche ragazzina, quindi una persona
affidabile per una 13enne che non conosce lo sporco e il marcio del
mondo.
