Il
delitto di Sarah Scazzi lo si può ricostruire in modo semplice e
chiaro: Cosima, la zia e Sabrina, la cugina, la odiavano per qualche
motivo da stabilire: forse per gelosia verso il ragazzo della cugina
e forse per antichi rancori sull'eredità, che si sono sommati.
Loro,
le due donne, videro Sarah che passeggiava in paese, vicino al
fioraio e se la trascinò sull'auto, portandola forse a casa.
Secondo
l'accusa la strangolarono, forse non volevano ucciderla, ma solo
spaventarla, ma il finale fu quello, l'omicidio.
Zio
Michele intervenne poi per nascondere nel pozzo, in campagna, il
cadavere della povera Sarah.
Questa
è la ricostruzione probabile dell'omicidio della piccola Sarah
Scazzi, una ragazzina innamorata del Sud, di Avetrana.
