Le
nostre città sono sempre più pericolose, per colpa di una politica
facilona dell'integrazione e per colpa di una giustizia lenta: i
colpevoli di troppi reati restano liberi, mentre la violenza, tra
bande di criminali, cresce nelle nostre strade.
E'
ora di riportare pace e calma, usando le armi della giustizia: se è
colpa dei giudici si trasferiscano i nullafacenti, oppure si facciano
leggi per sveltire i processi penali e condannare a giuste pene più
criminali possibili.
Non
bastano le carceri?
Non
c'è problema, per i reati minori e per i non recidivi ci siano pene
di pochi mesi, in lavori socialmente utili.
Per
i reati più gravi servono pene adeguate e noi riproponiamo i lavori
forzati, specialmente per i reati di corruzione.
Dovrebbero
dare il buon esempio i nostri politici, consentendo ai loro colleghi
corrotti di espiare le loro colpe lavorando pesantemente.
Accanto
ai nostri politici, che diverrebbero “prigionieri politici”,
avremmo la gran folla degli spacciatori, degli stupratori, dei
rapinatori, dei pedofili, degli assassini e tanti, tanti altri
ancora.