Lo
Stato deve fare il suo lavoro e in questo caso deve tagliare i veri
sprechi della finanza pubblica: si potrebbero fare miracoli senza
perdere nella qualità dei servizi, basterebbe razionalizzare
burocrazia, politica e appalti pubblici.
La
parola razionalizzare deriva da razionale e quindi dal pensiero che
impone un concatenarsi di cause e di effetti in ogni situazione di
questa terra, di questo Universo: per cui se si spende troppo per la
burocrazia la si deve rendere semplice e all’essenziale.
Se
si sborsano troppi soldi per la politica si tagliano il numero dei
politici a livello nazionale e locale, si tagliano i rimborsi e le
agevolazioni.
Si
devono rendere veramente alternative le pensioni, reinvestendo parte
delle entrate, in modo da non caricarle tutto sulle spalle delle
future generazioni, trasformando il sistema non solo di solidarietà
tra padri e figli, ma di risparmio e di investimento.
Vedremo
se i politici nazionali sapranno fare le riforme che il mercato
finanziario mondiale pretende da noi: la legge è sempre quella, o
bere o affogare.
