Chi invece non si
organizzerà in tempo conoscerà la miseria da vecchio.
Così,
trasformando i risparmi sui sacrifici pensionistici attuali in fondi
con una rendita, si avrebbe un futuro anche per le pensioni
pubbliche, favorendo, senza terrorismo psicologico, i giovani.
I ragazzi di oggi
devono temere non le pensioni degli anziani di oggi, ma che ci sia un
reddito valido per l'avvenire del Paese, che rimanga una previdenza
pubblica, in alternativa a quella privata, un controllo pubblico
sulle varie assicurazioni e i vari fondi pensione.
Tutto il resto
serve per fare cassa, ma non per il futuro dei giovani di oggi: per
il presente del bilancio pubblico e niente più.
Si potrebbero fare
altri tagli, come per il costo della politica, della burocrazia,
inutile e complessa, oltre che ottocentesca, combattendo la
corruzione, ma di questo non si parla proprio.