La borsa
crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa
questa svergognata classe
politica?
Ci impone la
legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger
italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di
ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente,
per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti
espropria del tuo spazio web.
Comunque
questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche
alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e
l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un
blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla
sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa
cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero
pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali,
una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una
questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe
essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro
questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di
Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non
credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che
l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni
avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul
danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge
assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da
politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di
replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali
alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se
pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono
pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a
mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che
poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i
legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere
queste cause.