3 ott 2011

Libertà Ammazza blog e la casta dei politici che ci trascinano nel baratro


Che vergogna!
La legge ammazza blog non interessa la casta dei politici, tranne qualcuno qua e là.
Il governo se ne infischia dell'immagine, delle proteste, che ora riguardano pure wikipedia, la enciclopedia sul Web.
La paura che l'Italia diventi una landa desolata, furori da Internet, come l'Afghanistan dei Talebani o come la Corea del Nord cresce: l'unica risposta che possiamo dare tutti e assicurare al signor Berlusconi che alle prossime elezioni nessuno di noi lo voterà più, ovviamente questo vale per la sua fedelissima alleata Lega Nord.
Non può esistere sviluppo senza internet e non c'è internet senza libertà: il trucco che qualsiasi cretino ci potrà far avere una multa, senza entrare nell'argomento, semplicemente perché ritiene di essere stato offeso, lui, le sue idee, i suoi sentimenti, suo nonno o i suoi avi sino alla ventesima generazione precedente, sconvolge.
Non si è multati per un'offesa, per una calunnia, ma perché qualcuno vuole scrivere, a tutti i costi sul tuo blog, il tuo sito e dire la sua.
Se quello che scrive, risponde, replica fosse contro la legge come si dovrebbe comportare un blogger?
Prendersi la multa o una denuncia per istigazione a delinquere?
Nessuno nel nostro governo se ne è accorto del pericolo?
A questo punto non si può che chiedere che se ne vadano a casa.