12 ott 2011

Nel mondo - Crisi finanziaria - La Corte dei Conti non è d'accordo con la riforma fiscale


La Corte dei Conti non è d'accordo con la riforma fiscale del governo ed esprime la sua linea ….. politica: "Bisogna tassare beni personali e reali, evitando i tagli lineari alle agevolazioni che sarebbero recessivi".
Ovvero bisogna fare la famosa e famigerata patrimoniale, ma il punto è questo: i nostri giudici non sanno che i denaro oggi si muove alla velocità della luce, esattamente alla velocità di un click.
Basta avere un conto online, meglio se estero e si spostano capitali da un Paese ad un altro, mentre restano solo i fessi che hanno investito in immobili e magari dovranno vendere per pagare le tasse.
Così gli immobili perderanno valore ed allora le banche si troveranno degli immobili, ipotecati per garanzia, da vendere ad aste sempre più deserte, provocando guai alle nostre banche.
Il cerchio poi si stringerebbe sull'economia reale, come è già capitato nel 2007 per la grande crisi finanziaria.
Oggi ne paghiamo ancora le conseguenze: i giudici della Corte dei Conti si dovrebbero interessare al bilancio dello Stato e a far rientrare gli sprechi pubblici, cercando di recuperare i soldi sprecati nella corruzione.