Marco
Simoncelli farà l'ultimo viaggio e sarà quello più importante
della sua giovane vita: lui era un ragazzo semplice, simpatico,
disponibile, che in tanti hanno conosciuto.
Non
aveva nulla del campione, ma era solo un ragazzo si divertiva a
correre in moto, molto bravo, anche troppo, perché questa passione
l'ha pagata cara, troppo cara.
Marco
ha dato l'immagine del ragazzo bravo, per bene, un po' di altri
tempi, normale e senza vizi: un ragazzo che sa vincere, senza
sentirsi il signore del mondo.
La
sua morte dà un po' di rabbia, anzi dà tantissima rabbia.