Il
potere politico si è inchinato davanti alla rete, a Internet, perché
la rete sta conquistando il mondo: è un fenomeno che da noi spesso,
anzi quasi sempre, non è compreso.
I
nostri politici sono antiquati e faranno le spese della loro
arretratezza: sono dei signorotti dentro le loro fortezze medioevali,
certi che le loro mura resisteranno ai colpi di ariete, alle
catapulte.
Invece
non sanno che il nemico ha la polvere da sparo e sfonderà le loro
difese a colpi di cannone: per loro non c’è salvezza.
Quando
costoro se ne vanno in televisione per esprimere le loro esternazioni
non si rendono conto che la rete le raccoglierà e le userà contro
di loro, magari deridendoli, ridicolizzandoli.