18 giu 2012

Giovanni - Conclusione: l'incredulità dei giudei


Conclusione: l'incredulità dei giudei

 37  Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui;  38  perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla nostra parola?
E il braccio del Signore a chi è stato rivelato?
 39  E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:
 40  Ha reso ciechi i loro occhi
e ha indurito il loro cuore,
perché non vedano con gli occhi
e non comprendano con il cuore, e si convertano
e io li guarisca!
 41  Questo disse Isaia quando vide la sua gloria e parlò di lui.  42  Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga;  43  amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
 44  Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato;  45  chi vede me, vede colui che mi ha mandato.  46  Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.  47  Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48  Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno.  49  Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.  50  E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».