10 giu 2012

Giovanni - Gesù davanti a Pilato


Gesù davanti a Pilato

 28  Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.  29  Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest'uomo?».  30  Gli risposero: «Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato».  31  Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno».  32  Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire. 33  Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il re dei Giudei?».  34  Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?».  35  Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?».  36  Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».  37  Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».  38  Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.  39  Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?».  40  Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.