La
linea spietata del governo Monti contro i lavoratori lascia sorpresi
e sconvolti: sono i vecchi lavoratori e i giovani precari che pagano
più di tutti: sono coloro che non hanno tessere sindacali o di
partito, ma solo onestà e dignità.
Sono
coloro che creano il benessere del Paese, che anche da disoccupati
lavorano in nero, si inventano lavori per non andare alla mensa della
Caritas.
Perché
costoro sono tanto odiati dalla casta?
Sono
soprattutto disprezzati, come i nobili disprezzavano la plebe, fatta
da gente che conosceva il sudore della fronte.
Però
i nobili ogni tanto erano magnanimi e soccorrevano i poveri, i
braccianti i mezzadri, mentre il governo Monti pare voler schiacciare
chi è caduto ed è fuori mercato, rimandando la pensioni a tempi
lontanissimi, licenziando nel Pubblico Impiego, favorendo i
licenziamenti nel privato.
Si
può parlare di razzismo contro i lavoratori da parte della casta
fatta da parassiti?