Melania
Rea è un caso che ha colpito la fantasia, la rabbia e le emozioni
degli italiani: il movente maggiore, secondo l'accusa, stava nel
vizietto, vero o presunto, di frequentare, via web, i viados.
Per
un caporalmaggiore dell'esercito, addestrato di ragazze soldato,
seduttore senza pietà di cuori femminili era troppo, ne andava del
suo nome.
E'
strano il mondo ed è strano pure il movente per l'omicidio di
Melania, donna e madre autentica.
Forse
qualche difensore di Parolisi potrebbe sostenere che era una vittima
dell'omofobia, tesi che entra nell'attuale campagna della sinistra
italiana per i diritti dei gay.
Intanto
Salvatore Parolisi nega sia l'omicidio sia il vizietto verso i gay.
Attendiamo,
attendiamo e speriamo che l'assassino, chiunque lui sia, paghi per
aver ucciso una brava e onesta donna e madre, una donna vera,
autentica.