Obama si butta nella sua crociata, senza pietà: «Distruggeremo i terroristi Isis, ovunque siano».
Sono iniziati i bombardamenti contro i ribelli della Siria, un tempo amici e alleati contro il regime di Damasco.
La situazione è unica, perché costoro sono odiati dai grandi del mondo islamico, come il re dell'Arabia Saudita, da molti emiri degli emirati arabi, dall'Iran, dai governi di tutto il mondo.
Allora chi fornisce armi a costoro e chi dà loro soldi?
Le mafie forniranno armi e i soldi vengono dal petrolio, direttamente e indirettamente: è sempre un grande affare organizzare un conflitto armato nelle zone petrolifere, dove è possibile vendere armi vecchie ad alto rezzo e si compra petrolo a basso prezzo, senza troppe trattative.