Non rimane che protestare e pretendere il nostro spazio vitale: in passato ci avevano censurato "il sesso degli angeli", parola ritenuta scurrile, con altri termini ingenui, per educande, ma non adatte a Google, oggi, mentre facciamo della sana e democratica opposizione a Renzi, siamo messi sotto torchio per ridicole e presunte violazioni di Google plus.
Visto che in passato abbiamo subito danni non piccoli, faremo il nostro lavoro con Facebook, forse più ospitale e meno censorio di Google, intento a prendere le difese della stampa nazionale, dei burocrati vari, a quanto pare.
Non solo violano la nostra privacy, ma ora ci censurano:è ora di smetterla con certi atteggiamenti.
Grazie.
Arduino Rossi