Un proverbio indiano, nella zona del fiume Gange recita: “Se hai un nemico vai al fiume e attendi che passi il suo cadavere.”
Tutti sanno che i morti dei poveri, che non hanno soldi per la pira, sono lasciati alla corrente del fiume Gange, quindi, prima o poi, passano nel fiume: io ho diversi nemici, che combatto con le parole, sono gli islamisti terroristi, i laicisti fanatici, con il loro relativismo morale, o immorale, i corrotti, i mafiosi, i ladri di verità, i pennivendoli, i giudici iniqui, i viscidi operatori di… ingiustizia, i ladri di salute e gli inquinatori.
Io resto sulla riva del mio fiume e attendo che transitino tutti costoro, uno a uno passeranno tutti.