1 feb 2020

Karma e i poverini che ci credono.


Anni fa mi ero interessato al buddismo, affascinato dal concetto di rispetto verso tutte le forme di vita.
Poi scoprii una religione vissuta con mille contraddizioni, dove si parla di pace, ma ci si addestra per essere dei mostri senza pietà, veri uomini macchina che colpiscono i nemici eliminando ogni emozione. 
Conosco la storia e so che circa 3mila anni fa in India discesero, la invasero, dei popoli indoeuropei, per cultura vicina appunto alla nostra, ovvero per la radice della lingua, provenienti dal Caucaso, che imposero la religione delle caste, dove ognuno doveva restare nel proprio ceto sociale e subire le prepotenze dei ceti superiori.
Le donne dovevano arrendersi all'arroganza maschile e tante schifezze simili.
Il tutto è giustificato da quella idiozia del Karma, una fantasiosa e irrazionale legge cosmica, imposta non si sa da chi, che tutti accettano in quei luoghi, dove se uno mi pesta un piede, significa che in una vita precedente io gli ho pestato il suo di piede.
È in pratica un sistema demenziale per giustificare il carnefice e colpevolizzare le vittime.
Nel Buddismo, che si sviluppò dall'Induismo, si dette una finale a tutto questo con il Nirvana, uno strano paradiso dove terminano le reincarnazione e uno svanisce nel Cosmo.
Però tutto nasce dalla vita che genera la vita, ovvero io mi sarei creato.
Quando lessi quella cazzata abbandonai tutte le velleità verso le religioni orientali, catalogandole irrazionali, ovvero stupide e insensate.
Io posso essere il figlio del caos primordiale o del motore immobile, che è pure Dio, ma di me stesso proprio no, è qualcosa di molto stupido.
Oggi tanto sento che delle povere....... fanciulle e fanciullone,...... molto furbe, che si riempiono la bocca con questo karma del cazzo, con espressioni simili, ma mi paiono tante gallinella starnazzanti.
Sarà il loro karma.