Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query pennivendoli. Ordina per data Mostra tutti i post
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9 ott 2010

I nostri pennivendoli, avversari di Berlusconi, non dicono nulla?

I Pm per il caso Marcegaglia e il Giornale lasciano perplessi tutti: la stampa da sempre fa queste operazioni ….moralmente non pulite.

C'è la campagna mondiale contro la Chiesa Cattolica per la pedofilia, agendo in modo da ...puzzoni senza pudore, oso dire da troie di bassa lega: si scordavano che i pedofili sono "spalmati" in tutte le categorie sociali come i medici, gli avvocati, i ladri di polli, i politici, i giornalisti, i pompieri e i manovali.....

Questo fatto è ovvio, ma i pennivendoli mondiali hanno fatto finta di nulla.

Sono una razza bastarda?

Lascio a voi il giudizio.

Torniamo alla lotta di potere in Italia: abbia la Fiat con Luca Cordero di Montezemolo che vuole un po' di soldi dello Stato e con la sua amica Marcegaglia pretende un apolitica favorevole alla Confindustria, ma la sorpresa sta nel fatto che i comunisti, i pochi rimasti, gli ex del Pd e i ribelli nuovi, come Beppe Grillo e Di Pietro stanno tutti contro il cattivo Silvio, che forse buono e santo non è, ma gli altri pari suoi sono.

E' brutto vedere i carabinieri in una redazione su ordine di un magistrato, la cosa fa paura ed è un precedente pericoloso.

La differenza che sta tra critica e complotto i Pm la conoscono?

Quale Stato moderno e democratico può permettersi di condannare qualcuno per reati simili: la colpa è quella di complotto a mezzo stampa.

Un reato simile lo avremmo solo in Cina e in Iran ormai.

I nostri pennivendoli, avversari di Berlusconi, non dicono nulla?

Gli intellettuali cosa dicono?

Si strappano le vesti e qualcuno parla di fatto scandaloso: per favore non facciamo le puttane del potere, sempre e a tutti i costi.

31 mar 2012

quaresima - Papa Ratzinger è tanto, tanto odiato dalla stampa laicista


Papa Ratzinger è tanto, tanto odiato dalla stampa laicista, quella che lo vede un residuato bellico del cattolicesimo del passato, ma, questo è il vero dramma, i nostri pennivendoli spesso scrivono cose..... turche, idiote, proponendo banalità e luoghi comuni.
Il nostro papa può essere amato e odiato, può essere disprezzato e considerato … antico, ma una cosa ha che i pennivendoli non hanno: è un uomo colto, molto colto.
La cultura e l'intelligenza spesso non si sposano tra loro: talvolta la prima degenera in nozionismo ridicolo e la seconda è sterile come un deserto, senza l'acqua della conoscenza.
Invece Papa Ratzinger è un uomo di vasta cultura, per di più sa ben riordinare e catalogare la sua cultura, con logica e razionalità.
Qualcosa che i pennivendoli italioti e internazionali non hanno, poveretti, sono solo degli imbonitori di scarso peso e valore, come certi venditori di cianfrusaglie in televisione.
E' per questo motivo che Papa Ratzinger è tanto odiato?

27 mag 2011

Pennivendoli e giornalisti minchioni e mediocri


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Perché certi individui non comprendono i testi scritti?
Parlo di certi giornalisti, che paiono usciti freschi freschi dalla scuola dei sofisti, o dai gesuiti, accusati un tempo di giocare sull’ambiguità del codice lingua, confondendo i significati differenti che un significante, definiamola parola portatrice di significato, possiede.
Ogni termine ha differenti significanti, così il calcio è un elemento chimico, uno sport, un atto fisico, la parte in legno di un fucile e di una pistola.
E’ il contesto e l’uso che ne dà il corretto significato, così i pennivendoli più … sporcaccioni, e i politicanti più viscidi, spesso fanno confusione.
L’esempio sta nel ragionamento scherzoso: “L’uomo discende dalle scimmie, le scimmie discendono dalla piante, quindi l’uomo discende dalle piante”.
Chiaramente la parola discendere è stata utilizzata in modo ambiguo, con due diversi significati, in evidente cattiva fede.
In troppi se ne approfittano della bassa cultura della gente e utilizzano trucchi simili, tagliando frasi fuori dal loro contesto, poi commentando: “Tu ha detto questo.”
Come tanti farisei del terzo Millennio urlano: “Tu lo dici, hai bestemmiato.”
Il loro forte poi sta nel processo delle intenzioni: uno dice una frase, che loro interpretano in un dato modo, scorretto e pretestuoso, poi la si “sputa in faccia” al poveretto che si sente accusato di qualcosa che neppure ha mai pensato.
Hanno studiato dai Gesuiti?
No, nelle scuole dei partiti, i gesuiti moderni hanno perso il vizio di fare i sofisti e i farisei, loro no, ci prendono per il culo con le loro menzogne continue.
Chi sono?
Giornalisti, anzi sono grandi firme del giornalismo, sono politici spudorati, falsi come puttane e tanti servi del potere, gentaglia … non aggiungo altro.mutuo online trading on prestiti online avvocati online recupero dati raid quote auto auto online corso di pnl account adwords adsense mutuo online trading on


Perché certi individui non comprendono i testi scritti?
Parlo di certi giornalisti, che paiono usciti freschi freschi dalla scuola dei sofisti, o dai gesuiti, accusati un tempo di giocare sull’ambiguità del codice lingua, confondendo i significati differenti che un significante, definiamola parola portatrice di significato, possiede.
Ogni termine ha differenti significanti, così il calcio è un elemento chimico, uno sport, un atto fisico, la parte in legno di un fucile e di una pistola.
E’ il contesto e l’uso che ne dà il corretto significato, così i pennivendoli più … sporcaccioni, e i politicanti più viscidi, spesso fanno confusione.
L’esempio sta nel ragionamento scherzoso: “L’uomo discende dalle scimmie, le scimmie discendono dalla piante, quindi l’uomo discende dalle piante”.
Chiaramente la parola discendere è stata utilizzata in modo ambiguo, con due diversi significati, in evidente cattiva fede.
In troppi se ne approfittano della bassa cultura della gente e utilizzano trucchi simili, tagliando frasi fuori dal loro contesto, poi commentando: “Tu ha detto questo.”
Come tanti farisei del terzo Millennio urlano: “Tu lo dici, hai bestemmiato.”
Il loro forte poi sta nel processo delle intenzioni: uno dice una frase, che loro interpretano in un dato modo, scorretto e pretestuoso, poi la si “sputa in faccia” al poveretto che si sente accusato di qualcosa che neppure ha mai pensato.
Hanno studiato dai Gesuiti?
No, nelle scuole dei partiti, i gesuiti moderni hanno perso il vizio di fare i sofisti e i farisei, loro no, ci prendono per il culo con le loro menzogne continue.
Chi sono?
Giornalisti, anzi sono grandi firme del giornalismo, sono politici spudorati, falsi come puttane e tanti servi del potere, gentaglia … non aggiungo altro.

16 gen 2015

partito democratico, Alessandra Morosini insultatata?

Si vede che per i pennivendoli dire che devi andare a lavorare è un insulto, infatti anche loro non si sa che lavoro facciano esattamente.
Dire a un dipendente pubblico al bar, mentre dovrebbe essere a la vorare, di andare a lavorare è un reato?
I pennivendoli continuano a credere alla querela della signora, ma il video è chiaro, basta rivederlo e giudicare onestamente, non come fanno i pennivendoli.

31 mar 2012

facebook - Papa Ratzinger è tanto, tanto odiato dalla stampa laicista


Papa Ratzinger è tanto, tanto odiato dalla stampa laicista, quella che lo vede un residuato bellico del cattolicesimo del passato, ma, questo è il vero dramma, i nostri pennivendoli spesso scrivono cose..... turche, idiote, proponendo banalità e luoghi comuni.
Il nostro papa può essere amato e odiato, può essere disprezzato e considerato … antico, ma una cosa ha che i pennivendoli non hanno: è un uomo colto, molto colto.
La cultura e l'intelligenza spesso non si sposano tra loro: talvolta la prima degenera in nozionismo ridicolo e la seconda è sterile come un deserto, senza l'acqua della conoscenza.
Invece Papa Ratzinger è un uomo di vasta cultura, per di più sa ben riordinare e catalogare la sua cultura, con logica e razionalità.
Qualcosa che i pennivendoli italioti e internazionali non hanno, poveretti, sono solo degli imbonitori di scarso peso e valore, come certi venditori di cianfrusaglie in televisione.
E' per questo motivo che Papa Ratzinger è tanto odiato?

2 lug 2011

Ultima ora - Melania Rea, Sarah Scazzi, Yara Gambirasio - Quarto Grado rompe ....il silenzio




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Quarto Grado rompe sui casi di Melania Rea, Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, sì, nel senso che rompono il silenzio (cosa avete capito?).
Senza i pettegolezzi televisivi come potremmo andare avanti, ma visto che la scienza e la logica a molti non interessano, preferiscono notizie morbose nonché inventate apposta.
Ora bisogna chiedersi perché il famoso e ...famigerato ordine dei giornalisti, che interviene per tutte le …. cazzate, non interviene.
Forse perché ci sono pennivendoli e pennivendoli, scusate, giornalisti e giornalisti, o figli e figliastri.......

5 mag 2014

Ucraina e Odessa, il silenzio dei nostri pennivendoli cadrà sulle loro coscienze

Se la verità ti libera loro sono schiavi, infatti le notizie, che tutti noi paghiamo caramente con il canone Rai e con i contributi alla stampa, nascondono la verità ad Odessa, i fascisti dell'Ucraina, guidati da quel presidente non eletto democraticamente tanto difesa dalla Merkel e dal decadente Obama, ci preoccupa molto.
Ad Odessa si è compiuto un crimine contro l'Umanità, sono state bruciate vive 40 persone, chiuse in un palazzo, come facevano un tempo i nazisti con gli ebrei, i sopravvissuti sono stati uccisi in strada.
Voi sapevate qualcosa?
Se lo avete saputo è grazie alla rete e non ai cari pennivendoli nazionali.
Che schifo!

1 dic 2010

Rispettiamo almeno i morti e non facciamo dello sciacallaggio meschino, per due copie di giornale in più: un po’ di decoro cari pennivendoli, almeno in questo caso, non fa male.

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Con una lettera di addio , il diacono Luca Seidita ha chiesto preghiere e ha giustificato il suo gesto con il fatto di non poter diventare sacerdote.

Il suo corpo è stato trovato sotto la rupe di Orvieto e subito sono arrivate, sui periodici, le illazioni sulla sua eventuale omosessualità, che qualcuno voleva a tutti costi appioppare al povero suicida: è giusto tacere e rispettare il morto e la famiglia, evitando le solite polemiche giornalistiche.

Rispettiamo almeno i morti e non facciamo dello sciacallaggio meschino, per due copie di giornale in più: un po’ di decoro cari pennivendoli, almeno in questo caso, non fa male.

C’è decenza e indecenza, vedete voi come agire.

9 ott 2010

Quale Stato moderno e democratico può permettersi di condannare qualcuno per reati simili: la colpa è quella di complotto a mezzo stampa.

I Pm per il caso Marcegaglia e il Giornale lasciano perplessi tutti: la stampa da sempre fa queste operazioni ….moralmente non pulite.

C'è la campagna mondiale contro la Chiesa Cattolica per la pedofilia, agendo in modo da ...puzzoni senza pudore, oso dire da troie di bassa lega: si scordavano che i pedofili sono "spalmati" in tutte le categorie sociali come i medici, gli avvocati, i ladri di polli, i politici, i giornalisti, i pompieri e i manovali.....

Questo fatto è ovvio, ma i pennivendoli mondiali hanno fatto finta di nulla.

Sono una razza bastarda?

Lascio a voi il giudizio.

Torniamo alla lotta di potere in Italia: abbia la Fiat con Luca Cordero di Montezemolo che vuole un po' di soldi dello Stato e con la sua amica Marcegaglia pretende un apolitica favorevole alla Confindustria, ma la sorpresa sta nel fatto che i comunisti, i pochi rimasti, gli ex del Pd e i ribelli nuovi, come Beppe Grillo e Di Pietro stanno tutti contro il cattivo Silvio, che forse buono e santo non è, ma gli altri pari suoi sono.

E' brutto vedere i carabinieri in una redazione su ordine di un magistrato, la cosa fa paura ed è un precedente pericoloso.

La differenza che sta tra critica e complotto i Pm la conoscono?

Quale Stato moderno e democratico può permettersi di condannare qualcuno per reati simili: la colpa è quella di complotto a mezzo stampa.

Un reato simile lo avremmo solo in Cina e in Iran ormai.

I nostri pennivendoli, avversari di Berlusconi, non dicono nulla?

Gli intellettuali cosa dicono?

Si strappano le vesti e qualcuno parla di fatto scandaloso: per favore non facciamo le puttane del potere, sempre e a tutti i costi.

13 giu 2012

La Repubblica - Giornali e giornalisti, pennivendoli al mercato


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

11 ott 2010

Così, per difendere gli interessi di tutti, è necessario togliere questo sostegno statale, pagato da tutti noi: avevamo i panettoni di Stato e ce ne siamo liberati, oggi ci dobbiamo liberare della stampa dei partiti, pagata da noi.

Il nostro non giornale continua la sua campagna contro il finanziamento pubblico a tutti i giornali, alle radio e alle televisioni, inoltre siamo contro tutti i monopoli dell'informazione, televisivi in particolare, pubblici e privati.

Riteniamo che i periodici italiani e tutti gli atri mass-media devono dare il buon esempio cercando di vivere solo con i loro mezzi, con la raccolta pubblicitaria e la vendita delle copie, gli abbonamenti, niente altro e niente di più.

Da anni si prosegue con il dire che gli italiani non leggono giornali, ma purtroppo non è colpa loro: la qualità della stampa nazionale è pessima, ma non potrebbe essere differente la faccenda.

I finanziatori dei periodici infatti non sono i lettori, con l'acquisto delle copie, con la pubblicità che vedono, pagata bene all'editore: sono gruppi di potete che si sono fatti gruppi politici e si fanno finanziare dallo Stato.

Così i lettori evitano certa cartaccia, ma la loro pubblicazione prosegue a spese nostra, invece, per la legge di mercato, tali periodici dovrebbero fallire e sparire dalle edicole.

Così, per difendere gli interessi di tutti, è necessario togliere questo sostegno statale, pagato da tutti noi: avevamo i panettoni di Stato e ce ne siamo liberati, oggi ci dobbiamo liberare della stampa dei partiti, pagata da noi.

Se la paghino i sostenitori e gli amici degli amici, non noi.

Così avremo più libertà di parola, la fine delle oligarchie dell'informazione e valutazioni un po' più oneste della realtà.

Sì, basta farci prendere per il culo dai soliti pennivendoli, che difendono gli interessi, come vecchie puttane professioniste, dei loro padroni.

Si sa che la razza dei pennivendoli è una razza bastarda, non suda e non lotta e ha la mamma che fa la mignotta.

Chiaramente ho offeso nessuno, perché in Italia i giornalisti sono tutti onesti ed integerrimi: è un fatto........risaputo.

31 ott 2010

Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

13 giu 2012

giornale - La Repubblica - Giornali e giornalisti, pennivendoli al mercato


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

27 set 2010

Per questo motivo i nostri pennivendoli odiano Google, temono 'onestà e il merito come Satana teme la luce.


Buon compleanno Google, cento, anzi mille di questi giorni.
Larry Page e Sergey Brin, e Craig Silverstein fondarono il 7 settembre 1998 quello che io ho definito l'impero di Google e devo dire che pure per me molte cose cambiarono: ho scoperto questo motore di ricerca circa 3 anni fa e oggi ho il mio blog, che mi dà molte soddisfazioni.
Per la prima volta nella mia vita avevo in mano uno strumento che non aveva pregiudizi, ma mi premiava o mi...puniva solo per le mie capacità e per i miei sbagli.
Imparziale e geniale, era portava con se una cultura che io non conoscevo: quella statunitense del valore e del merito: ero abituato alle caste sociali, quelle che cambi solo con il matrimonio o con gli intrallazzi politici.
Ero abituato ai favoritismi e all'emarginazione perché avevo "la schiena rigida" e non riuscivo ad abbassarmi davanti ai potenti.
Grazie Google, oggi posso dire ciò che penso e l'ascio che altri senza voce possano dire ciò che pensano.
Il sapore della libertà è troppo buono, non se ne può più fare a meno.
Per questo motivo i nostri pennivendoli odiano Google, temono 'onestà e il merito come Satana teme la luce.

5 dic 2010

Provo vero disgusto quando questi lestofanti, repellenti pennivendoli, individui capaci solo di leccare il culo al direttore e all'editore: l'importante per loro è la linea editoriale, quella del loro padrone.

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Dopo la morte di Yara Gambirasio e i commenti disgustosi che escono dalla stampa, pagata con i nostri contributi non mi rimane che dire ed esprimere tutto il mio...disprezzo verso quella casta protetta che sono i giornalisti, professionisti o non professionisti

Provo vero disgusto quando questi lestofanti, repellenti pennivendoli, individui capaci solo di leccare il culo al direttore e all'editore: l'importante per loro è la linea editoriale, quella del loro padrone.

Siete dei lacche di cacca!

Che il diavolo vi porti!

Prima o poi vi porterà, luridi buonisti senza pietà.

Fate schifo e lo urlo con tutta la rabbia che ho in corpo: non sapete cosa sia la verità, non sapete spesso scrivere, ma solo leccare i grossi culi dei vostri direttori.

13 giu 2012

quotidiano La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

6 giu 2011

Ultimissime - Caro Beppe Grillo ti faccio notare, nonostante la tua onestà battaglia per la libertà


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I crimini su Internet sono numerosi e rischiamo di minare questo stupendo spazio, dando ragione ai Sarkozy di turno, ai fascisti di ogni genere e razza: sono dispiaciuto che Beppe Grillo difenda tutti gli “abitanti della rete”, indiscriminatamente.
Le opinioni sono lecite, gli insulti e le calunnie no: la sinistra estrema è formata da troppi individui …. fatti, che confondono la libertà di parola con la libertà di parolaccia, ma costoro li troviamo anche a destra e pure al centro.
I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.

13 giu 2012

horus La Repubblica - Giornali e giornalisti - I poveri pennivendoli


I poveri pennivendoli, talvolta pure mal pagati, delle testate giornalistiche, dei giornali online, che vivono a dire il vero sulle nostre spalle, grazie a contributi pubblici e sconti fiscali: il governo per loro deve continuare ad esistere, deve resistere, deve imporre nuove regole contro la rete, da limitare, scordandosi che Internet è gestita da multinazionali ben più potenti e ricche dello Stato italiano.
Se osassero toccare ancora la rete, avremmo una nuova campagna contro la censura che danneggerebbe l’immagine del Paese e alla fine Monti cadrebbe malamente come fece Berlusconi: chi non sa cosa sia la rete è destinato a scomparire dal mondo della politica.
Chiunque vuole censurarla, ma non ne conosce la forza, si romperà le corna: questo vale non solo per i politici, ma anche per certi editori di giornali.
La tigre o la si cavalca o ti sbrana: Internet non può essere tenuto in gabbia: i provider sono controllati da società che possono porre dei filtri, ma questi verrebbero facilmente superati, mentre l’opinione censurata tornerebbe a galla.

11 feb 2011

Ultimissime - Beppe Grillo


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Beppe Grillo attacca tutti ed è odiato da destra, da sinistra, ma è il primo a fare due conti degli elettori italiani: i votanti sono stati il 67% alle ultime elezioni e tra loro solo una parte ha votato.
Questa classe politica è rappresenta solo una parte della popolazione italiana: i votanti reali sono poco più del 50% degli aventi diritto al voto e tutto questo ci costa moltissimo, in rimborsi elettorali, in sperperi economici e in danni alla salute.
La nostra classe politica è formata da idioti incapaci?
E' preoccupante invece costatare che le accuse di Beppe Grillo sui mezzi prezzolati della politica nazionale, stampa e televisioni, non arrivano mai: solo Internet ci informa di certe verità ed è grave che qualche giornale, con i soliti pennivendoli da quattro soldi, prosegui a mostrarlo come il cattivo, ma non riferisce cosa dice e non riporta le sue accuse.
Non ci sono dubbi, i pennivendoli sono degli statali fannulloni: i dipendenti pubblici si dividono tra chi lavora e chi non fa nulla, ma i giornalisti invece si dividono tra i lecca ….e chi si gratta.




11 ott 2010

Così i lettori evitano certa cartaccia, ma la loro pubblicazione prosegue a spese nostra, invece, per la legge di mercato, tali periodici dovrebbero fallire e sparire dalle edicole.

Il nostro non giornale continua la sua campagna contro il finanziamento pubblico a tutti i giornali, alle radio e alle televisioni, inoltre siamo contro tutti i monopoli dell'informazione, televisivi in particolare, pubblici e privati.

Riteniamo che i periodici italiani e tutti gli atri mass-media devono dare il buon esempio cercando di vivere solo con i loro mezzi, con la raccolta pubblicitaria e la vendita delle copie, gli abbonamenti, niente altro e niente di più.

Da anni si prosegue con il dire che gli italiani non leggono giornali, ma purtroppo non è colpa loro: la qualità della stampa nazionale è pessima, ma non potrebbe essere differente la faccenda.

I finanziatori dei periodici infatti non sono i lettori, con l'acquisto delle copie, con la pubblicità che vedono, pagata bene all'editore: sono gruppi di potete che si sono fatti gruppi politici e si fanno finanziare dallo Stato.

Così i lettori evitano certa cartaccia, ma la loro pubblicazione prosegue a spese nostra, invece, per la legge di mercato, tali periodici dovrebbero fallire e sparire dalle edicole.

Così, per difendere gli interessi di tutti, è necessario togliere questo sostegno statale, pagato da tutti noi: avevamo i panettoni di Stato e ce ne siamo liberati, oggi ci dobbiamo liberare della stampa dei partiti, pagata da noi.

Se la paghino i sostenitori e gli amici degli amici, non noi.

Così avremo più libertà di parola, la fine delle oligarchie dell'informazione e valutazioni un po' più oneste della realtà.

Sì, basta farci prendere per il culo dai soliti pennivendoli, che difendono gli interessi, come vecchie puttane professioniste, dei loro padroni.

Si sa che la razza dei pennivendoli è una razza bastarda, non suda e non lotta e ha la mamma che fa la mignotta.

Chiaramente ho offeso nessuno, perché in Italia i giornalisti sono tutti onesti ed integerrimi: è un fatto........risaputo.