14 nov 2010

 

Così uccidere cristiani fa parte delle tradizioni di certi popoli e bisogna rispettare le culture esotiche, siamo ….tutti laici e ….democratici.

Così se 500mila cristiani sono fuggiti dall'Iraq proprio non importa: non si è vista nemmeno una raccolta di firme, ma ancora di più non si è neppure notato una campagna di stampa per spingere i governanti a combattere certi compromessi economici e politici, che favoriscono il terrorismo, l'estremismo.

Al-Qaeda non nasce dal nulla e i soldi arrivano da gente ben conosciuta, con governi e poteri compromessi: sino ad oggi si sono elencati degli Stati canaglia, ma in realtà erano altri che, probabilmente, permettevano tutto questo.

Perché non c'è stata una sola manifestazione per una politica dei diritti umani per i cristiani?

Perché i cristiani, quelli autentici, sono perseguitati pure da noi: non con le bombe dei terroristi, ma con le calunnie, le volgarità, gli insulti e il tono sarcastico dei soliti ex.

Ex comunisti, ex socialisti, ex fascisti, neo liberali e liberisti con il posto alle poste, con i figli ben raccomandati: tutti costoro, compreso tanti ex democristiani, fanno il coro ai soliti mass-media.

E' di moda non essere cristiani, è di moda essere laici, anzi atei, materialisti post marxisti, magari un pochetto buddisti e con tante teorie orientali esoteriche strambe, irrazionali.

I cristiani possono bruciare in India e in Africa?

A quanto pare, per i ben pensanti con la pancia piena, è giusto così, anche perché confondono le località geografiche, non conoscono la storia, o se ne inventano una prona all'uso, adatta alla situazione, giurano e spergiurano che è tutto vero: l'hanno letto sul quotidiano nazionale alla moda e quello vale di più della Bibbia e del libro di storia.

Quindi i cristiani possono "crepare" là lontano, per guerre di religione che non esistono: non sanno che i nemici dell'Occidente odiano l'Occidente, il consumismo e la cultura laica e laicista, l'ateismo e non tanto la croce di Cristo come i ben pensanti europei.

Non rimane che attendere che arrivi il loro turno: oggi ai cristiani domani ai babbei, che non muovono un dito per certi crimini.