Il traduttore di Google, Google Translate, commetteva un errore: ''Io non ho votato Berlusconi'' diventava ''I have voted Berlusconi'', cioè al positivo.
Sembrava uno scherzo di qualche buontempone, ma un lettore di La Repubblica e così è stato avvisato il potente Motore di Ricerca californiano e l'errore è stato corretto.
Un tempo si diceva: "Traduttore traditore".
Forse oggi il sistema di traduzione automatico lascia delle anomalia, oppure chi aveva organizzato il programma era filo Berlusconi.
Il fatto che Google sia favorevole a Silvio però è qualcosa di strano: Google è indipendente per sua natura e non ha simpatia locali, oltretutto ha una dimensione planetaria e del Cavaliere non se ne interessa, a meno che il futuro governo tecnico, con Gianfranco Fini, abbia in serbo qualche sorpresa per la rete.
Il problema per Internet stanno solo nella sua libertà e noi italiani non ne siamo abituati: certamente in molti vogliono mettere dei limiti, ma non si sa se siano di destra, di centro o di sinistra.