12 nov 2010

tale sceneggiata non sono i servizi segreti, neppure i mercanti di morte e di pedo-pornografia: siamo noi, utenti della rete, a permettere tutto questo.


Chi gestisce questo spettacolo dell'orrore?

Chi è il padrone del baraccone e decide che quella scena è finita e ne inizia un'altra?

..... tale sceneggiata non sono i servizi segreti, neppure i mercanti di morte e di pedo-pornografia: siamo noi, utenti della rete, a permettere tutto questo.

Perché non urliamo a certi signori, potenti del mondo, che la guerra in Iraq, ma pure in Afghanistan, non serve per dare la caccia ai terroristi?

Perché non pretendiamo che la smettano di prenderci per il....naso: tutti sanno che certi personaggi del potere sono sporchi e tra loro ci sono dei viziosi, che proteggono i pedofili, loro amici e complici.

Morte ed orrore passano nella rete, perché noi soffriamo di una malattia antica: il relativismo morale, ovvero tutto è lecito, basta che ci porti dei vantaggi economici, diretti o indiretti.

Non lamentiamoci poi se gli spacciatori e i viados “lavorano” sino sotto casa nastra, se i terroristi preparano le bombe per la metropolitana o il supermercato, frequentati da noi.

Prima o poi le bombe esploderanno e potremo essere coinvolti, anzi, “siamo sempre coinvolti”, come cantava Fabrizio De Andrè nella canzone il “Bombarolo”.