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Due poveri pedoni sono stati aggrediti e insultati in via Angelo May dal solito prepotente, che aveva parcheggiato su un marciapiede: non era un ragazzo che aveva sniffato, ma un grasso, pasciuto dalla faccia tonda, si suppone buon borghese, ma non troppo.
Costui, distratto e menefreghista, stava uscendo dal parcheggio abusivo, vicino alla pompa di benzina, che si trova sulla destra, andando verso la stazione, infischiandosene dei passanti, costui ha prima quasi investito i due passanti, un uomo e una donna, ma alla reazione decisa e forte dell'uomo, che ha picchiato sul cofano della sua auto, più importante delle vite altrui, si è dovuto arrestare.
Quando la coppia era circa 15 metri di distanza ha urlato: “La prossima volta ti prendo a schiaffi io”.
Era offeso per il colpo sul cofano della sua auto: il grasso e borioso individuo, visto che l'uomo tornava sui suoi passi per mostrargli che gli schiaffi si possono anche ricevere, si è dato all'eroica fuga.
Il codardo non era extracomunitario, non era un giovinastro, ma un vecchio arrogante italiano di ceto medio, forse un artigiano o un impiegato di prima, della razza di chi non paga mai le tasse, per fare un esempio.
Se l'uomo aggredito e offeso si fosse difeso sarebbe finito in pasto agli avvocati e agli intrallazzi politici: gentaglia sporca e corrotto, che domina questo povero Paese.
Due bei pugni sul grugno avrebbero cambiato l'atteggiamento del buon borghese?
Forse sì.