5 lug 2011

Il convegno internazionale Montagna e Solidarietà Colle del Gran San Bernardo, sabato 25 giugno 2011

 Il convegno internazionale Montagna e Solidarietà

Colle del Gran San Bernardo, sabato 25 giugno 2011

 

Da alcuni anni volontari, esponenti di enti e associazioni, che a vario titolo si occupano di sociale, e rappresentanti istituzionali si riuniscono all'Ospizio del Gran San Bernardo, luogo simbolo della solidarietà e dell'accoglienza, per confrontarsi sul binomio "Montagna e solidarietà". Il convegno, questo anno, si è svolto sabato 25 giugno sempre su iniziativa della Regione Valle d'Aosta, dal CSV della Valle d'Aosta e dal Segretariato sociale della RAI, con il patrocinio del Senato della Repubblica.

 

Antonio Fosson, Senatore

 "Quest'anno il tema è solidarietà e crisi, la crisi oramai è riconosciuta da tutti, è una crisi economica, non è solo in Italia ma anche in Valle d'Aosta, ma è anche una crisi di valori, di rapporti, di capacità di rapportarsi. Ecco perché la solidarietà, il volontariato, potrebbero essere un modo di cambiare, un modo di vedere diversamente questa realtà di impegnarsi, di fare delle cose che altrimenti non facciamo. E chissà che questa solidarietà, questa capacità di dialogo non sia veramente il modo per uscire da questa crisi".

 

Augusto Rollandin, Presidente della Regione

 "Abbiamo sentito degli interventi importanti delle varie associazioni, dei vari attori, di chi gestisce, di chi decide, di chi sa dare degli input per qualificare quello che è il volontariato nel senso più grande del termine, nel senso di amore per il prossimo, che nelle sue varie forme può trovare una condivisione, può trovare un approccio che da di più a chi da che a chi riceve. Questo è credo un aspetto molto importante in un'Europa in difficoltà: avere dei messaggi che arrivano da un Colle, che quindi mette in comunicazione, è un messaggio molto forte, che noi vogliamo lanciare come Valle d'Aosta in un momento difficile per dire che qui la solidarietà è ancora qualcosa di vero, è una terra che l'accoglienza l'ha sempre capita e che vuole essere un riferimento anche per queste tematiche".

 

Il convegno è stato inserito fra gli eventi internazionali del "2011, Anno Europeo del Volontariato".

 

Mario Mauro, Europarlamentare

 "C'è bisogno di un anno europeo del volontariato non per il volontariato, o meglio, non solo per il volontariato, ma per l'Europa. Perché l'Europa è priva in questo momento per tanti aspetti di ragioni ideali profonde per completare il proprio progetto e far comprendere che sarà possibile un modello di sviluppo, solo a patto che questo modello di sviluppo tenga conto di tutte le ragioni della persona e sia incentrato sui bisogni della persona. E allora indicare il volontariato come un modello significa appunto questo, invitare l'Europa a recuperare le ragioni della propria solidarietà, le ragioni della sussidiarietà che stanno al fondo della propria grande idealità, unica alternativa alla stagione buia delle ideologie".  

 

Ad inquadrare lo scenario in cui si colloca attualmente il volontariato un ospite illustre, Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna e presidente dell'Agenzia per le Onlus.

 

Stefano Zamagni, Presidente dell'Agenzia delle Onlus

 "Esattamente di questi tempi con insistenza crescente si va parlando del ruolo del volontariato. Ci sono due approcci. C'è un approccio che in termini tecnici si chiama additivista secondo cui il volontariato ha una funzione additiva, cioè aggiunge a ciò che lo Stato, gli enti pubblici e il mercato non riescono a fare o a realizzare, allora i volontari sono un po' come, per usare una metafora di comodo, il cerotto che si mette su una ferita. L'altra concezione che è quella che noi favoriamo, e io in particolare, è quella emergentista, che vuol dire il volontariato è fondamentale non solo per l'aiuto che porta a coloro ai quali si rivolge nei momenti del bisogno, ma perché ha come sua missione strategica e storica quella di civilizzare sia il mercato,sia la pubblica amministrazione. Civilizzare significa dire portarli alla dimensione umana".  

 

Il convegno è stato anche l'occasione per assegnare diversi i riconoscimenti. Primo fra tutti il Premio San Bernardo 2011 dedicato alla memoria di Pietro Bassi, medico di montagna con grandi doti umane e di attenzione alla sua comunità. Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha, quindi, consegnato una targa alla moglie di Pietro Bassi, Candida Sclerandi.

La Medaglia di rappresentanza quale riconoscimento ufficiale dell'iniziativa conferita al convegno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stata invece consegnata dal  Presidente della Regione Augusto Rollandin e dal Senatore Antonio Fosson al Prevosto dell'Ospizio del Gran San Bernardo, Jean-Marie Lovey, per l'impegno e la tradizione della solidarietà alpina di cui l'Ospizio è testimonianza emblematica da oltre mille anni.

 

Jean-Marie Lovey, Prevosto dei canonici del Gran San Bernardo

« D'abord, ça a été une surprise, et j'ai dû me faire expliquer la raison pour laquelle le Président de la République italienne voulait offrir une médaille au prévôt du Saint Bernard, et on m'a dit que c'est un geste de reconnaissance. Alors c'est évident que la reconnaissance elle va non pas à une seule personne, mais à cette chaîne de confrères qui depuis mille ans travaillent bénévolement dans ce lieu pour  recevoir et accueillir les hommes »

 

Al termine dei lavori anche un riconoscimento all'Amministrazione regionale da parte del Presidente del Senato Renato Schifani, che, in un messaggio di saluto, ha definito encomiabile l'attività che tutte le organizzazioni di volontariato di montagna portano avanti quotidianamente dedicandosi con spirito di sacrificio e dedizione alle persone in difficoltà. Il cerimoniale si è chiuso, quindi, con la consegna della Medaglia del Senato al Presidente della Regione Valle d'Aosta Augusto Rollandin.