Parlerò
di un libro scritto da un grande autore popolare, noto per la sua
grande cultura: in questo libro inserì due particolari improbabili,
anzi impossibili, che nel Medioevo non c’erano.
Agì
come si fa in certi film hollywoodiani, dove ficcano di tutto e di
più in epoche differenti.
Costui
pose, nel bel mezzo del Medioevo, uno specchio più alto di un uomo,
quando i primi specchi certi di tali dimensioni risalgono al
Seicento, erano di fabbricazione veneziana.
Pose
un veleno modernissimo tra le pagine di un codice, con poche leccate
uno crepava.
Un
veleno simile giunse in Europa dopo il Cinquecento ed era il cianuro,
di origine americana, mentre altri veleni, già presenti da noi, si
sarebbero estratti puri dai minerali, come l’arsenico, con
strumenti e tecnologie chimiche ben più progredite di quelle degli
alchimisti medioevali.
Il
grande intellettuale non lo sapeva?
Non
farò nomi, ma qualcuno ha capito di chi sto parlando: basta leggere
il suo primo romanzo e non solo i quarti di copertina per capire chi
è costui.