3 ott 2011

Confindustria e Fiat - una rottura storica tra imprenditori piccoli e grandi


Il caldo dell’estate se ne va e pure la Fiat lascia Confindustria: è una faccenda strana, ma chiara: Marcegaglia rappresenta alcuni interessi economici e politici distanti dalla principale industria nazionale: la Confindustria difende gli interessi delle piccole e medie imprese nazionali, mentre la grande industria di Torino cerca affari in tutto il mondo e tratta con i governi, senza immischiarsi mai nella politica.
I governi passano, cadono, ma gli affari non hanno colore: la Fiat trattò con il regime sovietico, con Gheddafi.
Ora fa affari con l’America di Obama e non disdegna regime e posizione politica: la politica non appartiene alla logica della Fiat: è sopravvissuta a Giolitti, al fascismo, al monocolore democristiano e al centro sinistra, ora vuole resistere pure all’era di Berlusconi e non si scontra con l’attuale governo, non appartiene al suo stile.