Il
caldo dell’estate se ne va e pure la Fiat lascia Confindustria: è
una faccenda strana, ma chiara: Marcegaglia rappresenta alcuni
interessi economici e politici distanti dalla principale industria
nazionale: la Confindustria difende gli interessi delle piccole e
medie imprese nazionali, mentre la grande industria di Torino cerca
affari in tutto il mondo e tratta con i governi, senza immischiarsi
mai nella politica.
I
governi passano, cadono, ma gli affari non hanno colore: la Fiat
trattò con il regime sovietico, con Gheddafi.
Ora
fa affari con l’America di Obama e non disdegna regime e posizione
politica: la politica non appartiene alla logica della Fiat: è
sopravvissuta a Giolitti, al fascismo, al monocolore democristiano e
al centro sinistra, ora vuole resistere pure all’era di Berlusconi
e non si scontra con l’attuale governo, non appartiene al suo
stile.