Aosta, mercoledì 19ottobre 2011
L’Assessorato dell’istruzione e cultura informache, al termine di un importante interventodi restauro durato circa un anno, sono tornate sul timpano dellaCattedrale di Aosta, dedicata a Santa Maria Assunta, le tre statue checostituiscono il coronamento della struttura esternadell’edificio. Le sculture di grandi dimensioni, raffiguranti San Giovanni Battista, Santa MariaAssunta e San Grato, erano state smontate dalla facciatanell’ottobre del 2000 a causa delle pessime condizioni diconservazione in cui versavano.
Risultava infatti evidenteil degrado delle sculture, rimaste per 150 anni alleintemperie, in condizioni climatiche estreme. Si tratta di sculture,eseguite assemblando, con grossi perni di legno, tronchi di conifera eassi a formare un blocco compatto, adatto a essere scolpito. Lestrutture lignee erano state poi completamente ricoperte da lamine dirame e di piombo. Ogni lamina era stata battuta per farla aderire alsupporto sottostante, in modo da ricopiarne perfettamente ilmodellato. Solo le teste erano state sbalzate e cesellate epresentavano alcun supporto.
«Siamo molto soddisfatti di questointervento - dichiara l’Assessore Laurent Viérin -voluto e promosso dall’Assessorato e interamente finanziatodall’Amministrazione regionale che rientra all’interno diun preciso programma di manutenzione, restauro e valorizzazionedell’intero edificio sacro, ormai in fase di completamento. Laricollocazione delle tre statue sulla facciata della Cattedrale,l’edificio religioso più importante della città diAosta e dell’intera Diocesi, rappresenta un momentosignificativo nella nostra comunità, che da oggi si riappropriadi un’autentica testimonianza di fede e arte, risalente a circaun secolo e mezzo fa. Tale intervento si inserisce infatti nellafilosofia, promossa in questi anni dall’Assessoratodell’istruzione e cultura, che va sotto il nome diRestitution, con l’intento di riconsegnare il patrimonioculturale materiale e immateriale alla fruizione del pubblico sia essointeso come comunità locale che in accezioneturistica.»
L'intervento di restaurodelle sculture è stato realizzato dalla restauratrice ValeriaBorgialli ed ha riguardato lo smontaggio, la pulitura e il rimontaggiodelle lamine di rame e di piombo. Tutte le operazioni di manutenzione,movimentazione e ricollocazione delle statue, nonchél’effettuazione delle nuove strutture interne in resina, disupporto alle lamine, sono state eseguite dalla ditta VèrresSpa-Fusioni Artistiche di Vèrres.
Il restauro ha infatti reso necessario la sostituzione delsupporto completamente degradato e ormai inadeguato alla sua funzionedi sostegno. A questo scopo, sono stati realizzati, con un delicato ecomplesso processo, i calchi in resina delle sculture lignee,decisamente più leggeri rispetto alle strutture originali (chesono state comunque ricoverate in un luogo idoneo allaconservazione). All’interno delsupporto è stata creata un’armatura di tubi in acciaiosaldati alle piastre del basamento, che permettono un ancoraggiosicuro delle statue ai pilastri posti sulla sommità.Dopo lapulitura, le statue sono state protette con una vernice trasparente esuccessivamente cerate.
Realizzata in gusto neoclassico,l’attuale facciata della cattedrale risale probabilmente alquarto-quinto decennio del XIX secolo, sulla base della testimonianzadello storico valdostano Pierre-Etienne Duc, che riferisce dellacollocazione di sculture, tre sul tetto e due nelle nicchie laterali,nell’anno 1848. L’immagine della facciata, rinnovata nellesue forme, appare già in una litografia di MargheritaCornagliotto, datata 1848, in cui si vedono già le statuesvettanti sul timpano.