Era
chiaro che il “pazzo” norvegese sperava in una reazione
repressiva contro proprio i gruppi politici di destra, per
risvegliare contrasti e contro azioni, magari simile alle sue.
La
decisione di considerarlo uno schizofrenico pare più legata alla
speranza di smontare e annullare il fascino malsano, criminale, che
questo soggetto può aver lasciato in certi altri individui, anche se
isolati come lui: pare che ci sia il tentativo di far passare la tesi
che sia un pazzo quindi non bisogna prenderlo in considerazione, con
troppa serietà.
Avrà
cure adeguate e poi tornerà innocuo?
Questa
esplosione di violenza però era prevedibile e l’intolleranza, che
per prima cosa è un fenomeno culturale, ritornerà con vigore e avrà
i suoi santoni.