La
riforma delle pensioni pare il primo dei problemi nazionali, così
che si passerà al contributivo per tutti, dal 1° gennaio 2012:
questa notizia non dovrebbe mutare la condizione di chi ha
attualmente almeno 34 anni di contributi versati, perché il calcolo
della sua pensione sarà in gran parte retributivo.
Invece
sono sotto tiro le donne del settore del privato che dovranno
lavorare sino a 62, 63 da subito, poi il resto è fantascienza: la
vecchiaia dovrebbe arrivare sino a …, 70 anni, con penalità perché
andrà in pensione prima dei 66 anni.
Si
parla del blocco delle pensioni attuali: quindi abbiamo i giovani
mantenuti dai padri pensionati, che arrotondano l'assegno
pensionistico con lavoretti in nero.