Di
chi è la colpa di tutto questo disastro?
Chiaramente
della classe politica.
Gli
errori sono tanti e gravi: per alcuni decenni abbiamo avuto un paese
in forte crescita economica, così ci siamo sentiti moeuropea derni ed
europei.
I
figli disprezzarono presto i padri operai e contadini, generarono poi
altri figli che pensarono di essere tanti piccoli geni: fu la
stagione dei figli unici.
La
tradizione popolare italiana, che aveva 3mila anni di storia, che
aveva tutta una sua cultura nobile, che aveva generato capolavori
assoluti e unici, ancora presenti, oggi è definitivamente estinta.
Si
dice che al suo posto abbiamo i bambocci, che non lavorano, non
studiano e talvolta sniffano cocaina: si divertono e attendono un
posto alle poste che mai più arriverà.
Comunque
non è solo così che si può definire i giovani d'oggi, anzi esiste
una componente positiva e li abbiamo visti con i volontari nel fango,
ad aiutare gli alluvionati.
Quindi
i stereotipi sulle generazioni sono sempre assurdi, ridicoli e
insensati: non è vero che i giovani non sono disposti a sporcarsi le
mani per certi lavori, non è vero che sono tutti dei fannulloni.