Il
Dna pare quasi condannare Salvatore Parolisi, le uniche tracce
trovate sono le sue e questo fatto sorprende e stupisce, perché si
dovevano trovare altre prove, come impronte e altri segni della
presenza del marito durante l'omicidio.
In
ogni caso lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno, pare che abbia
mentito su dove si trovava nei momenti che la moglie era assassinata.
Però
la prova regina non c'è ancora: un impronta riconducibile a lui sul
luogo del delitto, per esempio: probabilmente è per questo motivo
che Parolisi non è stato ancora incriminato e il caso è stato
chiuso per il processo.
