2 dic 2011

pubblico impiego Pensioni - Faccio due conti ipotetici


Vedremo ora come finirà per le pensioni, ma pare che il contributivo per tutti parte da ora ed esattamente per quel periodo che manca da qui alla pensione: se uno ha maturato 35 anni con il retributivo, il resto lo calcoleranno con il contributivo.
Faccio due conti ipotetici e solo indicativi: 35 anni su 40 anni si traduce in 87,5% in retributivo e in 12,5% in contributivo per calcolare l’assegno pensionistico, ovvero ci sarà un calo che sarà del 2,5% al 3, o 4% della pensione, a secondo dell’età dell’interessato.
Questa è una valutazione indicativa, con un aumento di circa il 2% per ogni anno di lavoro in più del necessario per ottenere la pensione: in pratica si premierà chi lavorerà qualche anno in più per ottenere la pensione.
Non dovrebbe essere una tragedia, se non si valuta quanto un lavoratore ha già versato in contributi e quanto avrebbe incassato se questi soldi fossero stati investiti in modo differente, se non si considera la stanchezza reale di molti lavoratori, che dovranno restare al loro posto di lavoro sino a 63 anni.
Si spera poi, per costoro, che il posto sia sicuro, se fossero licenziati nessuno li riassumerebbe, tranne per i super specializzati, categoria fortuna e composta da pochi elementi.