13 dic 2011

quali rischi Crisi Economica e finanziaria - gli evasori si ribellano

Si vedono sempre auto di lusso, i porti sono colmi di barche e barconi, anche qualche elicottero e aereo privato, i ristoranti di lusso sono sempre zeppi di persone, i negozi per abiti firmati sono assaltati dai soliti personaggi, ma in pochissimi denunciano un imponibile fiscale superiore ai 100mila euro.
Come fanno e come faranno è chiaro, ma intanto a pagare resteranno coloro che non si sanno muovere tra i trucchi dei furbetti: tutta la colpa di questo sta in una politica economica che preferisce cerare il centesimo tra i tanti, magari con quattro soldi, che affrontare la grande evasione.
Per fare il salto di qualità basterebbe utilizzare ottimi avvocati anche per le pubbliche amministrazioni, anche con la promessa di una percentuale sui guadagni, sui ricavi fiscali: certe somme sono spesso perse per cavilli burocratici, banali ritardi nell’invio degli avvisi di pagamento, formalità da procedure.
Se lo Stato iniziasse a vincere contro i grandi evasori in tanti rinuncerebbero ad evadere, perché costerebbe troppo e sarebbe troppo pericoloso.
Ora si minaccia il carcere per gli evasori, quando pochissimi corrotti sono finiti in prigione e i tribunali sono intasati di tante cause: è meglio sequestrare e vendere all'asta, dopo rapidi provvedimenti, i beni degli evasori già scovati: tutto il resto non serve, le minacce in Italia fanno ridere i potenti e spaventano la povera gente.