E’
giusto porre un freno alla rapina quotidiana di prodotti della
creatività su Internet, ma si vede che pure negli stati Uniti non si
sa come funzioni la rete, almeno per i vertici delle grandi società
nemiche della rete.
Si
può incappare in questo “crimine” contro gli autori, per
esempio, collegando il proprio blog con video di Youtube o link
ufficiali, di qualche furbastro, per semplici operazioni di
diffusione di immagini e di video in seconda battuta.
Ci
sono i pirati professionisti e guadagnano parecchio dalla loro
attività, ma quelli sono abili e agili: è difficile individuarli e
se operano fuori dagli Usa sono spesso al di fuori di tutte le norme
restrittive.