Megavideo
è stato chiuso in modo repentino, spettacolare, all'americana, con
gli elicotteri, come se Kim
Dotcom fosse Bin Laden, il nemico numero uno degli Stati Uniti.
Però
costui guadagnava milioni di dollari in pubblicità, alla faccia dei
titolari dei diritti d'autore dei Film diffusi: ora vorranno il
risarcimento del danno, ma sarà impossibile trovare il tesoro del
pirata, anzi dei pirati, visto che certamente il nostro Kim Dotcom
aveva dei complici.
In
tanti piangono e parlano della fine della libertà su Internet,
accusano le leggi statunitensi da poco archiviate, la Pipa e la Sopa:
forse in questo hanno ragione, perché questa è stata una vendetta
dei sostenitori del copyright.
Kim
Dotcom rischia 50 anni di prigione, che è veramente incredibile,
considerando il gran numero di assassini e i farabutti che si
aggirano su questo povero pianeta.