Fellini
e il circo, Fellini e le donne, Fellini e il sogno, Fellini e …. la
morte ovvero il dopo, l’oltretomba che entra nella vita attraverso
il sogno.
Fellini
descrisse il mondo piccolo, piccolo, ma creativo della piccola
borghesia di provincia, con i suoi miti e i suoi desideri di successo
nelle grandi città caotiche, però bighellonando nelle sere di
inverno tra chiacchiere e in attesa di un futuro che forse non
arriverà mai, nei Vitelloni.
Fu
appunto un testimone di sentimenti lievi, che si sviluppano nei
sogni, che non hanno la forza dei desideri diurni, ma sono sussurrati
appena:nel film Amarcod, ovvero ricordo: forse riassunse tutto questo
mondo, tra desideri sessuali repressi, educazione tradizionale
cattolica, speranze e ambizioni espresse a mala pena, contro
l’abitudine tranquilla e protettiva della provincia.
Il
sogno di Federico Felini oggi appare lieve, quasi inconsistente: è
lontano dagli schiamazzi odierni e resta un sogno garbato e ….
Ingenuo.