Un breve sguardo fu sufficiente al sapiente giudice per trovare il consenso dei suoi simili, poi consegnò al suo collega, accanto, un foglio bianco e gli dettò la sentenza: "In nome delle forze della natura e delle sue regole, la Corte dei dodici Saggi sentenzia, in accordo fra tutti i suoi componenti, il decadimento di tutti i sortilegi, stregonerie, atti empi dell'alchimista Alessandra, il cui nome sia cancellato dal libro dei maghi!
Coloro che desiderano annullare i propri fastidi, causati dalla pazzia di Alessandra, dovranno ripetere i gesti precedenti alla loro sventura. Questo giudizio verrà registrato nel codice per la giustizia tra le specie!"
Conclusa la lettura del giudice, il verdetto fu siglato con l'inchiostro rosso della verità e fu inserito negli annali del tribunale.