5 gen 2012

ultime Beppe Grillo - la politica dell'accusa facile


Beppe Grillo è nel bel mezzo della critica politica nazionale: un fatto sorprendente sta appunto nell'atteggiamento della stampa, che obbedisce a qualche ordine unico e misterioso.
Quando la stampa nazionale attacca, le televisioni unite e pure le radio più diffuse attaccano tutte assieme la loro vittima, si sente odore di zolfo.
Il nemico viene apertamente travisato nelle sue dichiarazioni, lui non ha mai detto quella frasi, quel insulto o altro ancora, ma è stato interpretato in un solo modo: tutta la stampa lo accusa di aver affermato questo, di essere vicino ai terroristi, per altri personaggi... cattivi era il razzismo o altro ancora.
Più che giornalismo pare lo starnazzare di tante galline in un pollaio, ma io da tempo mi pongo una domanda.
Tutti i giornalisti obbediscono a degli ordini impartiti da qualche personaggio oscuro dei poteri forti, o come i polli, si agitano tutti assieme per reagire alla paura di un pollo solitario che ha strillato senza motivo?
Questo è capitato a Beppe Grillo, come a tanti altri personaggi: abbiamo assistito a scene ridicole e patetiche, con politicanti che si strappavano le vesti come il Sommo Sacerdote nel Sinedrio, mentre indicava Gesù, accusandolo di aver bestemmiato.
Beppe Grillo non è Gesù Cristo ovviamente, ma troppi pennivendoli paiono solo dei farisei.