Il
processo per l'omicidio di Sarah Scazzi ci presenta un Ivano Russo
moderato che non vuole essere il movente di un atroce delitto:
sostiene che per lui Sarah era una bambina, ovvero lui si sentiva un
po' padre, mentre per Sabrina provava unicamente sentimenti
d'amicizia e nulla più.
Comunque
per l'accusa questo non conta, perché è importante non come la
pensava Ivano, ma come vedevano la situazione Sarah e Sabrina: il
dramma della gelosia poteva esplodere ugualmente, anche senza il
permesso di Ivano.